
Oggi è la Giornata Internazionale della Radio, nelle immagini troverete cinque curiosità sulla Radio.
In casa mia la radio e la musica in generale, vinili e musicassette, sono state la colonna sonora del quotidiano da sempre. La prima radio che è entrata nella mia vita è stata Radio 105 che ascoltavano i miei quando ero bambina, ricordo che a loro piaceva Gianni Riso. La domenica mattina alle dieci circa ascoltavamo una trasmissione che metteva le canzoni per bambini (credo sempre su Radio 105 ma non ne ho la certezza) tra cui “Per un ditino nel telefono” del Piccolo Coro dell’Antoniano, “Sei forte papà” di Gianni Morandi e “Piange il telefono” di Domenico Modugno, essendo io già allora esageratamente empatica praticamente piangevo per tutta la trasmissione! Tra l’altro la sede della Radio 105 (ho scoperto ora che mi sto documentando per scrivere questo articolo) era a pochi chilometri dall’allora casa mia.

All’inizio degli anni Novanta non esistevano gli smartphone e quindi in bagno avevamo una radiosveglia sintonizzata su Radio Italia solo musica italiana, solo che alcune canzoni venivano trasmesse talmente tanto spesso che mi sono venute in odio, tra tutte “Alta marea” di Antonello Venditti e “Mediterraneo” di Mango.

Una volta entrata nell’adolescenza era assolutamente indispensabile ascoltare Radio Deejay, nello specifico il “Deejay Time”, storico programma di Albertino, Fargetta e Molella. Ebbene sì, facevo parte anch’io degli “Amici della cassettina”, potrei avere ancora qualche audiocassetta con su registrato il programma, di sicuro ricordo la classifica di fine anno. Correva l’estate del 1993 e sono stata due mesi in vacanza in Calabria e sono impazzita a cercare di captare le frequenze di Radio Deejay e le due volte che ci sono riuscita è stata un’emozione unica! I miei amici autoctoni non capivano questa mia fissazione, ma la mia amica che viveva a Bergamo ed era anche lei in vacanza dai parenti, condivideva con me questa astinenza e la conseguente spasmodica ricerca.

In quegli anni ho passato pomeriggi interi con le dita pronte a far partire e fermare la registrazione per poter avere in unica cassetta tutte le mie canzoni preferite, altro che Spotify e Youtube music, era un’attesa infinita con tanto di gara al dito più veloce!

Negli anni successivi mi è capitato di ascoltare Radio Reporter con Emilio Bianchi e l’oroscopo del mattino dell’astrologo Valerio Ramponi, purtroppo mancato a causa di un incidente stradale, ma le mie “radio del cuore-deejay” preferite erano Daniela Casati e Giuliana Pedroli. Qualche anno dopo in ufficio la radio era sintonizzata su Radio RTL 102.5 e mi piaceva particolarmente l’accoppiata Conte Galè e Fabrizio Ferrari nella trasmissione “Miseria e Nobiltà”.


Ora, invece, che sono entrata negli “anta” e ho messo la testa a posto la mia radiosveglia è sintonizzata su Virgin Radio e mi svegliano Dr. Feelgood e Massimo Cotto con “Rock and Talk” (dal lunedì al venerdì dalle 6:30 alle 9:00) e mentre vado a lavorare ascolto le opinioni sagaci e argute del “Cavaliere Nero” Antonello Piroso.
Pensare che qualche anno prima che io nascessi esisteva solo Radio Rai! Fortunatamente giovani audaci si sono incaponiti e ci hanno regalato questo gioiello che sono le radio libere! Grazie di cuore a chi tutti i giorni fa questo lavoro e ci tiene compagnia, un tesoro inestimabile.
La Radio – Eugenio Finardi
Quando son solo in casa
E solo devo restare
Per finire un lavoro
O perché ho il raffreddore
C’è qualcosa di molto facile
Che io posso fare
Accendere la radio
E mettermi ad ascoltare
Amo la radio perché arriva dalla gente
Entra nelle case e
Ci parla direttamente
E se una radio è libera
Ma libera veramente
Mi piace anche di più
Perché libera la mente
Con la radio si può scrivere
Leggere o cucinare
Non c’è da stare immobili
Seduti lì a guardare
E forse è proprio quello
Che me la fa preferire
È che con la radio non si smette di pensare
Amo la radio perché arriva dalla gente
Entra nelle case e
Ci parla direttamente
E se una radio è libera
Ma libera veramente
Mi piace anche di più
Perché libera la mente
Amo la radio perché arriva dalla gente
Entra nelle case e
Ci parla direttamente
E se una radio è libera
Ma libera veramente
Mi piace anche di più
Perché libera la mente
Eugenio Finardi “La Radio “
Credits:
Writer(s): Eugenio Finardi, Lucio Fabbri
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Quando ero una ragazzina io ascoltavo Per voi giovani ogni pomeriggio dalle 16 alle 19 mentre facevo i compiti. In quei tempi remoti l’unica radio che trasmetteva canzoni in continuazione era Radio Montecarlo
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Qualche volta mi è capitato di ascoltare anche Radio Montecarlo 😊
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